La costante presenza di adeguate concentrazioni di fluoro nel cavo orale riduce significativamente il rischio di carie

(Leroy et al., 2003; Levy, 2003; Marinho et al., 2003; Twetman et al., 2003; Weintraub, 2003; Douglass et al., 2004; Marinho et al., 2004a; 2004b; Peterson et al., 2004; Twetman et al., 2004; Jones et al., 2005; Yeung et al., 2005; Adair, 2006; Hiri et al., 2006).

I principali meccanismi d’azione del fluoro sono:

rinforzare la struttura cristallina dello smalto con formazione di fluoroapatite (Leroy et al., 2003; Yeung et al., 2005; Jones et al., 2005; Adair, 2006). favorire la remineralizzazione dello smalto demineralizzato (Leroy et al., 2003; Levy, 2003; Lewis e Milgrom, 2003; Jones et al., 2005); effetto antimicrobico, soprattutto su Streptococcus mutans, diminuendone la capacità di adesione ai tessuti orali e i tempi di moltiplicazione (Jenkins et al., 1993).

Raccomandazioni Fluoroprofilassi sistemica

La somministrazione di fluoro per via sistemica è raccomandata per tutti i soggetti dai 6 mesi ai 3 anni e costituisce l’unica forma di somministrazione. A quest’età, la fluoroprofilassi topica tramite dentifrici può esporre a rischio di sovradosaggio. E’ possibile estendere la fluoroprofilassi sistemica fino ai 6 anni adeguando la dose, secondo la tabella fornita dal Ministero (vedi Tab.1).

Quindi, la somministrazione di fluoro per via sistemica è indicata anche per tutti i bambini da 3 – 6 anni di età che vivono in aree in cui la concentrazione dell’oligoelemento nelle acque è < 0,6 ppm, cioè la quasi totalità, ad eccezione delle aree vulcaniche. Inoltre, in Italia, il consumo di acque minerali sostituisce in buona parte quello dell’acqua potabile. Esse riportano sull’etichetta la concentrazione di fluoro che di solito è inferiore a 0,6 ppm. Per di più, quelle a concentrazione di fluoro più elevata sono, di solito, di gusto non gradito ai bambini. Tale metodica di somministrazione è l’unica che assicura il controllo della dose realmente assunta in questa fascia di età: la capacità dei bambini di non ingerire significative quantità di dentifricio e/o di altri veicoli (es. collutori) non è sicura, né valutabile.

Tabella 1: Dosaggi per la somministrazione di fluoro sistemico

Concentrazione dello ione Fluoro nelle acque

tabella

Fluoroprofilassi topica

La fluoroprofilassi raggiunge la massima efficacia dopo l’eruzione dei denti. La quantità raccomandata di dentifricio contenente Fluoro per i bambini sotto i 6 anni deve essere minima, pari alla grandezza di una lenticchia. Perché il corretto dosaggio sia rispettato è indispensabile la supervisione di un adulto; in nessun caso il dentifricio dovrà essere lasciato all’uso autonomo del bambino. Seguendo queste indicazioni, il rischio di fluorosi è decisamente raro, in ogni caso, nullo dopo gli 8 anni (Levy, 2003). E’, comunque, importante sottolineare che all’età di 5 anni, per sviluppare fluorosi, è necessario ingerire per lunghi intervalli di tempo in una unica soluzione il 50% del contenuto di un tubetto di dentifricio per bambini (Rock e Sabieha, 1997). Oltre questa fascia di età è consigliato l’uso di un dentifricio contenente almeno 1000 ppm di fluoro (Marino et al., 2003). Per i pazienti con un rischio di carie elevato, sono necessarie misure preventive addizionali, come ulteriori prodotti a base di fluoro (Axelsson et al., 2004; Harris et al., 2004; Jonhnson, 2004; Marino 2004a/b; Petersson et al., 2004). Sarà compito dell’odontoiatra pediatrico prescrivere, valutando caso per caso, il mezzo di somministrazione più idoneo e la concentrazione di fluoro da utilizzare, dopo aver valutato il rischio microbiologico con tecniche adeguate.

Tratto da:“Odontoiatria pediatrica – proposta di raccomndazioni cliniche”.
(A CURA DELLA SOTTOCOMMISSIONE MINISTERIALE PER LE RACCOMANDAZIONI CLINICHE IN ODONTOIATRIA PEDRIATICA)

L. Strohmenger*; A. Majorana1; G. Piana2; F. Brenna3; A. Libero3; F. Ricitiello4; V. Malagnino5; A. Putignano6